Il Sistema Informativo dei Rischi:

Il Sistema Informativo dei Rischi: requisiti e modello operativo

Descrizione

Valido per la formazione e aggiornamento di Dirigenti, RSPP, ASPP, RLS, RLSA.
I rischi per la sicurezza e l'ambiente sono solitamente trattati in modo descrittivo e analitico nel DVR.
Tuttavia questo strumento, se non affiancato da un Sistema Informativo che consenta di trattare quantitativamente i rischi, rischia di non fornire all'organizzazione le necessarie informazioni per una efficiente gestione
Il corso si propone quindi di descrivere un modello di Sistema Informativo dei rischi ed il ruolo che le funzioni aziendali del SPP hanno in questo contesto.

Obiettivi

Il corso ha l’obiettivo di formare i ruoli manageriali e della funzione QHSE sul valore di un Sistema Informativo dei rischi per l'Azienda e per il SPP aziendale, e valorizzare il ruolo della funzione QHSE nella progettazione e implementazione del sistema stesso, al fine di generare per l'azienda la conoscenza utile per una efficiente gestione dei rischi stessi, sia dal punto di vista operativo che economico.


A chi si rivolge il corso


Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni; in particolare al personale tecnico e operativo dei Servizi Aziendali interessati.
Valido per la formazione e aggiornamento di RSPP, RLS e RLSA.

Programma didattico

  • Rischi per la Sicurezza delle Persone e dell'Ambiente: La Complessità del contesto
  • Modello di riferimento per un SItema Informativo dei Rischi e della Sicurezza
  • I dati: aspetti qualitativi e quantitativi per una “conoscenza realmente utile”
  • Requisiti del Sistema Informativo HSE
  • Qualità dei Dati
  • La correlazione dei dati: indici e indicatori
  • Il ruolo della Tecnologia
  • Strumenti operativi: Open Data, mappe mentali, visual data
  • Processi e strumenti per la gestione dei dati

  • Valorizzazione economica dei rischi: tecniche ed esempi

    Descrizione

    Valido per la formazione e aggiornamento di RSPP, ASPP, RLS, RLSA
    Statisticamente la maggior parte dei problemi inerenti la sicurezza e l’ambiente avviene per un’errata percezione o valutazione del rischio
    Allo stesso tempo, nel DVR i rischi vengono solitamente valutati in termini di probabilità di accadimento e impatto: questa modalità "maschera" spesso la reale portata di un rischio, che invece viene più chiaramente percepita se al rischio viene associato un valore economico
    Il corso affronta il tema della possibilità di attribuire ai principali rischi un valore economico, descrivendo le principali tecniche, e di valutare la percezione che il rischio stesso genera, una volta valorizzato

    Obiettivi

    Il corso ha l’obiettivo di formare le persone sulle principali tecniche per la valorizzazione economica dei rischi, in particolare per l'area QHSE: Ambientali, di Sicurezza per le persone, per la Sostenibilità

    A chi si rivolge il corso

    Il corso si rivolge a tutte le organizzazioni; in particolare al personale che è coinvolto nella gestione dei rischi
    Valido per la formazione e aggiornamento di RSPP, RLS e RLSA.

    Programma didattico

  • Il "valore" di un rischio per l'azienda e i fattori che lo determinano
  • La percezione del rischio: esempi e casi concreti
  • Tecniche per l'attribuzione di un valore economico ai rischi: opportunità e impatti sull'organizzazione
  • Un approccio alla implementazione di un "Sistema Informativo dei Rischi"

  • Mobility Manager

    Descrizione

    Il corso, tenuto da docenti di altissimo profilo provenienti dalla Direzione Ingegneria di Roma Capitale e dalla Direzione Generale ISPRA, fornirà le competenze e gli opportuni strumenti per migliorare l'impatto ambientale, sociale ed economico in ambito urbano di scelte di mobilità consapevoli all'interno di un sistema di trasporti poco sostenibile.

    DOCENTI

    • Ing. Andrea Pasotto
      Responsabile Area Pianificazione Strategica e Mobilità Sostenibile – Roma Servizi per la Mobilità. Presidente Commissione Mobilità Sostenibile Ordine degli Ingegneri di Roma. Docente universitario Master on Sustainable Mobility and Transport. Docente di Mobility Management presso enti pubblici e privati.
    • Arch. Giovanna Martellato
      Mobility Manager ISPRA, master LUISS II liv. in scienze comportamentali per le PA. Coordinatrice di corso FAD ISPRA per mobility manager. Docente di temi mobilità sostenibile e mobility management presso Europa2010, SNA e Informa

    Obiettivi

    Il corso ha l’obiettivo di formare la figura sulle tematiche di mobilità sostenibile affinché conosca:

    1. gli elementi normativi ed operativi per sviluppare le misure attuative del Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL)
    2. come costituire una banca dati di mobilità dell’azienda in cui opera.
    3. le procedure di trasmissione e altri adempimenti richiesti del Mobility manager di Azienda.
    4. gli elementi di comunicazione interna ed esterna e delle relazioni con i dipendenti e con altri servizi.

    A chi si rivolge il corso

    Tutte le organizzazione a cui è richiesta la figura del Mobility Manager ed in particolare:
  • Mobility Manager aziendali che vogliono approfondire le tematiche correlate al loro ruolo, per migliorare l'efficacia del proprio piano operativo
  • Dipendenti che vogliono candidarsi per la nomina di Mobility Manager in azienda
  • Professionisti interessati ad apprendere le basi del ruolo
  • Programma didattico

  • La sostenibilità e la mobilità urbana
  • Il quadro di indirizzi, normative e regole
  • Il livello di operatività, il ruolo e le competenze del Mobility Manager
  • Dagli obiettivi agli strumenti
  • Approccio comportamentale al Mobility Management
  • Le sinergie operative tra mobility manager aziendali e d’area
  • Le sinergie operative tra mobility manager aziendali e d’area
  • Il piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL): analisi, progettazione, attuazione, monitoraggio
  • Esempi tipologici di piano degli spostamenti casa-lavoro
  • Impostazione di un PSCL